Quando si sceglie un nuovo laptop o si sostituisce uno schermo, una delle specifiche più discusse dai gamer è la frequenza di aggiornamento. Ma un passaggio da 165Hz a 300Hz ha davvero senso? La risposta breve? Sì, la differenza è percepibile, ma il costo extra non ne vale la pena per la maggior parte degli utenti.
A cosa serve una frequenza di aggiornamento elevata?
La frequenza di aggiornamento (Hz) indica quante volte al secondo lo schermo si aggiorna. Un numero più alto può offrire animazioni più fluide e ridurre il ritardo di input, un vantaggio per chi gioca in modo competitivo.
- Da 60Hz a 165Hz: Il miglioramento è drastico e immediato.
- Da 165Hz a 300Hz: Il cambiamento è minimo e difficilmente percepibile dalla maggior parte delle persone.
Vale la pena fare l’upgrade?
Per il 99% dei giocatori, no. Ecco perché:
- Diminuzione dei benefici – Il salto da 60Hz a 165Hz è evidente, mentre oltre i 165Hz il miglioramento è minimo.
- I giochi raramente superano i 165 FPS – Solo titoli eSport come CS:GO e Valorant ne traggono beneficio.
- Più costoso, poco vantaggio – Un display a 300Hz costa di più senza offrire miglioramenti significativi.
- Altri fattori sono più importanti – Meglio puntare su un pannello con colori migliori e maggiore luminosità.
- Autonomia ridotta – Maggiori Hertz significano più consumo di batteria e calore.
Quale scegliere?
Un display 1440p 165Hz offre un’esperienza migliore rispetto a un 1080p 300Hz. Per la maggior parte dei giocatori, 165Hz è sufficiente. Se non sei un pro player di eSport, investi piuttosto in hardware o accessori migliori.
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